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I post taggati con "abbronzatura"

Come funziona la luce solare?
Come funziona la luce solare? Oltre alla luce visibile, la luce solare è costituita principalmente da radiazioni infrarosse e da circa il 5% di radiazioni ultraviolette (UV)
Tintarella intelligente
Sì all'esposizone ai raggi uv ma nel rispetto del buon senso e dell'intelligenza. L'abbronzatura presa senza adeguate precauzioni può rappresentare un pericolo per la pelle. E' importante perciò valutare attentamente gli inconvenienti che un'esposizione prolungata ai raggi UV può arrecare alla salute: trattando bene la nostra pelle si otterrà un'abbronzatura intelligente, più duratura, priva di antipatici effetti collaterali e, soprattutto, sicura e benefica.
Il ruolo fondamentale del sole nel metabolismo della vitamina D
Senza una sufficiente vita all'aria aperta, soprattutto d'estate, incombe il rischio di rachitismo per i bambini. Esisterebbe anche una correlazione tra un ridotto apporto di vitamina D e alcuni tumori come il cancro del seno, della prostata e del colon
L'osteoporosi si previene con l'abbronzatura

La malattia delle ossa che colpisce principalmente le donne si può combattere grazie alla luce solare, che stimola la produzione di vitamina D.

L'osteoporosi è una malattia che colpisce circa l'80% delle donne over 65 anni ed è proprio di fronte a dati allarmanti come questo che i programmi di prevenzione cercano di informare il più possibile, istituendo la Giornata mondiale dell'osteoporosi durante la quale si forniscono tutte le informazioni più utili: cruciale per questa malattia è la vitamina D, che aiuta il corretto assorbimento del calcio per denti e ossa.

Il professor Giancarlo Isaia, presidente della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS), ha rivelato:

"L’osteoporosi è una malattia che in Italia colpisce 4,5 milioni di persone e va quindi trattata come una patologia di priorità sanitaria e sociale. Facendo cultura su questo tema, risultano alti i benefici attesi in termini di qualità di vita dei pazienti e di costi sociali sensibilmente abbattuti. Il percorso di prevenzione è articolato ma uno stile di vita corretto, con attività fisica all’aria aperta, alimentazione equilibrata ed esposizione al sole è sicuramente un buon punto di partenza"

Tra i principali fattori che aiutano la vitamina D a "fissarsi" per la corretta calcificazione di denti e ossa c'è infatti la luce solare: grazie all'esposizione al sole, infatti, il deidrocolesterolo presente sulla nostra pelle si trasforma in colecalciferolo, ovvero la vitamina D3 che è la tipoligia di vitamina D presente nei mammiferi.

Per questo gli esperti SIOMMMS consigliano di esporsi al sole per almeno 15-20 minuti al giorno, facendo attenzione a proteggere correttamente la pelle.

L’estate è il periodo dell’anno in cui c’è più luce e durante le vacanze è più facile prendere il sole, stimolando quindi la sintesi di Vitamina D. Esponendosi ai raggi solari per 20 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana, scoprendo almeno le braccia, il viso e le gambe e assumendo alimenti come olio di fegato di merluzzo (10.000 UI per 100 gr.), sgombro sotto sale (1.006 UI per 100 gr.), anguilla (932) e salmone affumicato (685) è possibile ottenere una riduzione sensibile del rischio di fratture dato dalla fragilità ossea.

Gli integratori di vitamina D sono utili soltanto in caso di conclamata carenza di questa vitamina, altrimenti è bene evitare di consumarli.

fonte:

http://www.benessereblog.it/post/113514/losteoporosi-si-previene-con-labbronzatura

I raggi solari prolungano la speranza di vita!

Lo dimostra uno studio osservazionale a lungo termine condotto in Svezia su 30.000 donne.

L’esposizione ai raggi del sole e la pelle chiara sono i principali determinanti per la produzione di vitamina D, ma anche fattori di rischio per il melanoma cutaneo. In uno studio ventennale condotto su 30.000 donne, alcuni ricercatori svedesi hanno studiato l’influenza dei raggi solari sulla mortalità per qualsiasi causa.

Per creare il quadro di riferimento inziale dello studio, le partecipanti hanno fornito ai ricercatori informazioni dettagliate sulle proprie abitudini di esposizione al sole. Gli scienziati hanno scoperto che la mortalità per qualsiasi causa era inversamente proporzionale alle abitudini di esposizione al sole. Nelle donne che evitavano di esporsi ai raggi solari il tasso di mortalità era il doppio di quello riscontrato nelle donne che trascorrevano gran parte del tempo al sole.

"Nel loro studio osservazionale, i ricercatori svedesi hanno dimostrato che evitare l’esposizione ai raggi solari incrementa la mortalità per qualsiasi causa. Nei Paesi dove la luce solare scarseggia, consigliare di proteggersi da o addirittura evitare l’esposizione ai raggi solari può persino costituire un rischio per la salute delle donne”, dichiara Ad Brand del Sunlight Research Forum (SRF).

ll Sunlight Research Forum (SRF) è un’organizzazione senza scopo di lucro con sede nei
Paesi Bassi, il cui intento è divulgare i risultati delle più recenti ricerche in campo medico e scientifico relative agli effetti sugli esseri umani di una moderata esposizione ai raggi UV.

Fonte in lingua originale:

http://www.lifepr.de/pressemitteilung/sunlight-research-forum/Sunlight-extends-life-expectancy/boxid/481813